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CASUNZIEI AMPEZZANI

Le abitudini sono una brutta bestia :-)))) Negli ultimi anni ho fatto passi da gigante nel variare gli alimenti, ma spesso mi rendo conto che ancora c’è tanto spazio di miglioramento! L’altra mattina camminando tra i banchi del mercato – ma quanto bello è il nostro mercato delle piazze????? – il mio sguardo si è posato su una cassa di barbabietole, o rape rosse se preferite, – che credo di aver mangiato in vita mia solo 3 o 4 volte in montagna gustando i famosi casunziei, ravioli tipici ampezzani ripieni di barbabietola e ricotta affumicata – e improvvisamente mi sono chiesta perché io non compro mai questo tubero dal colore tanto intrigante? semplice, non fa parte delle mie abitudini, quando ero piccola credo di non aver mai mangiato ne visto in dispensa delle barbabietole – se mi sbaglio state tranquilli mia mamma interverrà nei commenti a tempo di record “Non è vero tu non te lo ricordi ma….” hahahah ) e di conseguenza per me è naturale non degnarle nemmeno di uno sguardo quando vado a fare la spesa. “Lentamente muore chi diventa schiavo delle abitudini” diceva Pablo Neruda…Largo alle novità quindi , il giorno dopo sono tornata a casa con le barbabietole e già con l’idea di cimentarmi proprio nei ravioli ampezzani. Il risultato ? amore a prima vista tra me e la barbabietola , un colore intenso, allegro e un sapore dolciastro che in questa ricetta  bilancia benissimo con l’affumicato della ricotta, un piatto da provare !

come se non bastasse ho appurato che questo tubero è ricco di fibre, sali minerali e vitamine, perciò spazio alla fantasia! prevedo a breve risotti, torte salate, vellutate….! in casa mia oggi è nato un nuovo ortaggio, beh meglio tardi che mai !

COSA VI SERVE – dosi per circa 30 ravioli

per la pasta

  • 300 gr di farina 0
  • 3 uova a temperatura ambiente
  • 1 cucchiaio di olio
  • 3 pizzichi di sale

per il ripieno

  • 500 gr di barbabietole rosse – io per comodità ho preso quelle già cotte al vapore e messe sotto vuoto
  • 70 gr di ricotta di pecora cremosa
  • 70 gr di ricotta affumicata
  • timo fresco qb
  • noce moscata una grattugiata
  • olio evo, sale e pepe qb
  • per condire
  • burro e semi di papavero

PROCEDIMENTO

Questa volta ho affidato anche l’impasto alla mia mitica planetaria , per la pasta fresca l’uovo non l’avevo ancora sperimentata, devo dire che non mi delusa. Nella ciotola inserite la farina setacciata, le uova e il sale e iniziate ad impastare con la frusta a foglia a velocità 1-2, per 2-3 minuti. Sostituite con il gancio, unite l’olio e continuate ad impastare per 5 minuti fino ad ottenere un impasto morbido e non appiccicoso ( regolatevi con la farina anche in base alla grandezza delle uova, io per esempio ho usato delle uova molto grandi ed è stato necessario aggiungere ancora un paio di cucchiai di farina per rendere l’impasto non appiccicoso).

Una volta che l’impasto ha preso consistenza trasferitelo su una spianatoia infarinata e lavoratelo gli ultimi due minuti, formate una palla, avvolgetela nella pellicola e fatela riposare in frigo per 30 minuti.

Nel frattempo preparate il ripieno. Se usate come me le barbabietole già cotte tagliatele a pezzi e frullatele nel mixer , se avete preso le barbabietole crude ovviamente dovrete provvedere prima a lessarle. Rosolate la purea di barbabietole in padella con olio sale pepe e un po di timo, il tempo di farle asciugare un po. Fate intiepidire, aggiungete una grattata di noce moscata e amalgamate il tutto con la ricotta di pecora e con la ricotta affumicata grattugiata.

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Stendete la pasta a mano o con l’apposta sfogliatrice, lo spessore della sfoglia va a gusti, io li ho fatti a mio parere un po troppo spessi ma migliorerò la prossima volta 🙂 ! Con un coppapasta ricavate dei cerchi del diametro di circa 6 cm, riempiteli al centro con un cucchiaino di ripieno, richiudete sigillando bene i bordi con una forchetta e adagiateli su un vassoio precedentemente coperto di farina di riso o semola così non si attaccano.

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Cuoceteli in acqua bollente , da quando vengono a galla calcolate 3 minuti circa ma dipenderà dallo spessore della pasta, mettono infallibile assaggiare!!

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se avete fatto come me che per l’entusiasmo ho abbondato nelle dosi sia dei ravioli che dell’impasto….surgelate i ravioli in esubero e saranno pronti per la prima sera che arriverete a casa tardi e stanchi, e surgelate anche il ripieno avanzato che per il prossimo risotto sarà una favola!