Dolci, Recipes, Step by Step

RICCIARELLI, RICORDI D’INFANZIA

I viaggi in Citroen DS da Padova a Roma, gli arrivi in punta di piedi e noi tre sorelle nascoste dietro la porta a soffietto per fare una sorpresa alle cuginette , l’albero di Natale sul tavolino tondo da guardare ma non toccare, la cena di magro della vigilia che di magro aveva solo l’illusione, l’attesa, la tombola, la messa di mezzanotte in latino, Gesu Bambino nella cesta che compariva sotto l’albero come per magia subito dopo  la messa, la cioccolata calda con il pandoro, finalmente i regali, a letto a notte fonda, la nonna la mattina dopo in vestaglia trapuntata bianca e azzurra che metteva su la moka, la mamma e le zie che cucinavano all’impazzata, il pranzo di Natale con l’aggiunta del tavolo per i piccoli che è rimasto “tavolo per i piccoli ” anche quando avevamo 20 anni, i ravioli, la cena degli avanzi dove si mangiava più del pranzo, le chiacchiere e le sigarette fumate dagli zii seduti ai loro posti fissi del soggiorno.

E il mio adorato nonno Antonio, che mi chiamava Claudina..e che come fosse un rito il 25 sera tirava fuori la scatola dei Ricciarelli, e ne prendeva sempre due perché  – diceva – “se no non sento bene il sapore”.

Premessa: questa non è la ricetta originale dei ricciarelli, è una versione semplificata che mi ha ispirato Agrodolce, facilissima da realizzare, con un risultato che vi stupirà !

COSA VI SERVE – Dosi per circa 20 pezzi

  • 200 gr di farina di mandorle
  • 320 gr zucchero a velo
  • 2 albumi
  • 1 bacca di vaniglia
  • scorza di 1 arancia grattugiata
  • 1 fiala di aroma di mandorle

PROCEDIMENTO

In planetaria montate gli albume a neve ben ferma con la frusta a filo ad alta velocità, quando sono belli sodi sostituite la frusta con quella a foglia, azionate a velocità minima e aggiungete nell’ordine: 200 gr di zucchero a velo, tutta la farina di mandorle, la scorza di arancia, i semi ricavati dalla bacca di vaniglia e la fiala di aroma. Amalgamate bene il tutto, che rimarrà comunque un impasto morbido e appiccicoso.

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Chi non ha la planetaria montare gli albumi con un frustino elettrico e poi aggiungere gli altri ingredienti mescolando delicatamente dal basso verso l’alto fino a quando tutto non è ben amalgamato.

Su un piano di lavoro stendete un foglio di pellicola, versateci sopra l’impasto e aiutandovi con la pellicola dategli la forma di un cilindro – se lo fate a mani nude gran parte dell’impasto vi rimane attaccato alle dita, invece con la pellicola riuscite a modellarlo facilmente. Chiudetelo bene e ponetelo in frigo per almeno 4 ore , se lo fate la sera prima meglio ancora, io infatti l’ho lasciato in frigo tutta la notte.

una volta tirato fuori dal frigo mettete il vostro cilindro dentro ad una pirofila ovale precedentemente riempita con il restante zucchero a velo , delicatamente fatelo rotolare da un lato all’altro finche non è completamente ricoperto di zucchero. Trasferitelo su un tagliere, con un coltello di ceramica tagliate delle fette di spessore di circa 1 cm , la fetta riponetela sulla pirofila e modellandola con le mani dategli una forma ovale e riempitela bene di zucchero, non deve vedersi l’impasto sotto.

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Adagiate tutte le vostre fette su una placca da forno rivestita di carta forno e infornate a 160° in forno statico.

Come sempre dipenderà dal forno ma indicativamente devono cuocere per circa 12 – 15 minuti, appena fanno le crepe in superficie ci siete quasi, ancora 1 o 2 minuti e sfornateli, non devono scurirsi , non preoccupatevi se sono ancora morbidi, raffreddandosi si induriscono ma mantengono un cuore morbido.

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Fateli raffreddare su una griglia, una volta freddi conservateli in un contenitore di latta.

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