SBRICIOLATA DI FROLLA RICOTTA MANDORLE E PESCHE SATURNINE

Di cosa non ti stanchi mai?
Io di Venezia.
Abitando a poco più di 40 km di distanza ci vado spesso, e ogni volta riesce a emozionarmi come fosse la prima volta che la vedo .
Due giorni fa, avendo finalmente la possibilità di andare fuori provincia, ci sono tornata e l’emozione è stata quadruplicata ! Non so quasi descrivervi cosa si prova a girare per una Venezia deserta. Sembrava di essere su un set cinematografico, a film finito, quando tutti se ne sono andati.
Calli, ponti e portici vuoti, le acque ferme, chiare, quasi limpide, nessuna gondola in canale né un vaporetto, una Piazza San Marco che nel suo essere vuota appare ancora più grande, un silenzio spezzato dal rintocco delle campane di una chiesa, qualche veneziano che fa la spesa ma parlando sottovoce, il tonfo di un pallone che rimbalza nella corte dove due bambini giocano un timido calcio a due e dal molo una vista cosi limpida che arriva nitida fino alle montagne.
Surreale, struggente, di una bellezza commovente. La mia parte egoista la vorrebbe cosi sempre, immersa in questa pace che ne sottolinea la magia. Ma lo so – e ci mancherebbe – che Venezia muore dalla voglia di tornare alla vita, che Venezia senza il turismo non può sopravvivere e che stiamo tutti pregando che torni ad animarsi il prima possibile. Sarebbe bellissimo riuscire a rianimarla con una consapevolezza diversa, facendo tesoro di quello che è oggi, con un maggior rispetto, con meno rumore, meno frenesia.




In cucina invece di che cosa non mi stanco mai? del profumo di frolla che invade la casa dieci minuti dopo aver infornato una torta come questa !
La ricetta è ispirata a quella di Juls Kitchen – la sua con il vin santo e le susine – , che a sua volta aveva tratto ispirazione dalle sorelle di Villa Pienza – la loro con il cioccolato fondente . E’ una torta che affascina al primo sguardo e conquista al primo morso. Una frolla arricchita dalle mandorle e fatta in briciole, che avvolgono una farcia delicata e non troppo zuccherata. Ho scelto di sostituire il vin santo con un aroma di mandorle per enfatizzarne ancor più il sapore e al posto delle susine ho usato uno dei frutti estivi che amo di più, la pesca saturnina , conosciuta anche come pesca tabacchiera.
Una pesca che arriva dalle pendici dell’Etna, dalla buccia cosi poco invasiva da poter essere mangiata senza sbucciarla e una polpa soda ma succosa dal gusto pieno. Ricordo una vacanza in Sicilia di qualche anno fa in un villaggio che aveva un delizioso ristorantino sulla spiaggia dove ci fermavamo sempre per un pranzo veloce , pranzo che immancabilmente terminava con due tre pesche saturnine , golose come un dessert.
E’ una di quelle torte che piacciono a me, da colazione, da merenda, da the, per grandi, per piccini, insomma una di quelle che non stancano mai.
Ingredienti
dosi per una tortiera da 24 cm
- 250 gr di farina tipo 1
- 50 gr di zucchero bianco + 2 cucchiai per la farcia
- 100 gr di farina di mandorle o mandorle pelate che potete frullare in un mixer
- 100 gr di burro
- 1 uovo
- 10 gr di lievito per dolci
- la punta di un cucchiaino di sale
- 500 gr di ricotta vaccina morbida
- la scorza di un limone naturale
- 1 fialetta di aroma di mandorla
- 4 pesche saturnine
Ricetta
In una ciotola unite la farina 1, la farina di mandorle, i 50 gr di zucchero, il sale, il lievito e il burro a dadini.
Impastate usando la punta delle dita, fin tanto che non si sono ben amalgamati gli ingredienti. Unite l’uovo dopo averlo leggermente sbattuto con una forchetta , e continuate ad impastare fino ad ottenere delle grosse briciole.
Accendete il forno a 180 gradi.
Sbucciate le pesche e tagliatene una a dadini e le altre a fettine.
In un’altra ciotola lavorate la ricotta con un cucchiaio di legno aggiungendo lo zucchero restante , la scorza grattugiata del limone e la pesca tagliata a dadini. Mescolate bene tutto.




Foderate la tortiera con della carta forno sul fono versate due terzi del crumble di frolla, pigiando bene per formare la base della torta.
Versate sopra il composto di ricotta e livellatelo aiutandovi con una spatola in silicone.
Adagiate sopra la ricotta le fettine di pesca in modo d riempire tutta la tortiera.



Ricoprite con il crumble rimasto stavolta senza pigiare.
Infornate fino a doratura, ci vorrà circa una mezzora.


