POLLO IN UMIDO

Non so ancora se resto più affascinata dall’abilità di uno chef pluristellato che studia come intenerire maggiormente le fibre dei legumi o che riesce a controllare in cottura le consistenze di albume e tuorlo per farcire le uova con altri ingredienti piuttosto che dall’estrema bontà di un piatto povero e semplice come il pollo in umido . Credo da entrambe le cose 🙂 ma dato che nella mia cucina non bazzicano ne chef ne stelle mi concentrerò sulla bontà di questo pollo in umido con patate novelle e piselli freschi, uno dei piatti preferiti di mio padre, uno dei cavalli di battaglia di mia madre. Potevo non ereditarlo? e allora pronti via, in alto i mestoli !
COSA VI SERVE – Dosi x 4 persone
- pollo 2 coscie e 2 sovracoscie
- 2 patate medie
- 400 gr di piselli gia sgranati
- 1 scalogno
- 2 cucchiai di farina di riso ( o altra farina a piacere)
- un bicchiere di vino bianco secco
- qualche foglia di salvia e un rametto di rosmarino
- olio evo e sale qb
RICETTA
In un bollitore scaldate un po’ di acqua e aromatizzatela con la salvia e il rosmarino, tenete in caldo.
Per comodità in cottura io mi faccio tagliare il pollo a pezzi dal macellaio, ma non troppo piccoli. Infarinateli con un po di farina di riso e scrollate quella in eccesso. In un tegame capiente scaldate un filo di olio e insaporitelo con lo scalogno affettato. Rosolate bene il pollo da tutti i lati a fiamma vivace , sfumate con il vino bianco.
Appena evaporato il vino salate e bagnate con due mestoli di acqua aromatizzata, aggiungete altre due foglie fresche di salvia e un po di rosmarino, coprite il tegame con il suo coperchio e fate cuocere a fiamma medio bassa per 10 minuti.
Nel frattempo pelate le patate e tagliatele a cubetti.
Passati i dieci minuti aggiungete nel tegame le patate e i piselli, se necessario altra acqua calda aromatizzata, coprite nuovamente con il coperchio e fate cuocere a fiamma bassa per circa 40 minuti.
La carne sarà molto morbida , le verdure tenere ma non sfaldate. E il sughetto cremoso obbligherà alla “scarpetta” , cosa assolutamente vietata dal galateo ma che in certi casi io considero sacrosanta!