AGO FILO E TABOULE’

Posso io far parte di una chat di “Ago e filo”? Io che a malapena so attaccare un bottone? Si, posso. Ma solo perché gli altri membri della chat sono mia madre, che in quanto a ricamo e taglia cuci ha mani d’oro e potrebbe mettere su tranquillamente una scuola, le mie sorelle che , oltre a sapersi perfettamente cucire addosso un vestito, una usa le mani nel suo laboratorio per creare splendidi gioielli e l’altra usa le mani sui campi da golf per calibrare potenza e precisione ad ogni lancio portando a casa trofei ad ogni week end- e la nostra amica Nadia, una artista che oltre a sprigionare simpatia ha delle mani magiche e tra un quadro e l’altro confeziona outfit adorabili. E dato che la mia manualità oltre la porta della cucina cessa di esistere faccio parte di questa allegra chat e dei relativi loro incontri solo come privilegiata spettatrice , per non perdermi le chiacchiere davanti a un the e a una fetta di torta fatta in casa, perché le chiacchiere si sa, sono quasi sempre fonte di ispirazione. E vedi che faccio bene!! proprio Nadia la scorsa settimana mi ha ricordato la bontà del Taboulè raccontandomi come lo prepara lei di solito, ricetta che ho fatto subito mia apportando solo qualche piccola variazione .
Ma che cos’è il taboulè ? è un piatto arabo a base di bulgur , tipico della zona del Libano e della Turchia ma molto diffuso anche in altri paesi, io l’ho mangiato spesso in Grecia. Letteralmente la parola Taboulè vuol dire “leggermente speziato” e lo preparano con il pomodoro, il cetriolo, il prezzemolo, la cipolla e spezie locali. Il bulgur, ingrediente principale del taboulè, non è altro che frumento che viene messo in ammollo fino alla germogliazione dei chicchi, viene cotto al vapore, essiccato e infine spezzettato. Esteticamente assomiglia al cous cous ma i suoi chicchi sono più grossi e irregolari. E’ un cereale integrale, ricco di fibre e sali minerali, quindi molto nutriente.
Se proverete questa ricetta la cosa che più apprezzerete sarà il profumo , ma datemi retta e preparate le zucchine il giorno prima come vi spiego qui sotto, questa piccola attenzione fa la differenza!
COSA VI SERVE – Dosi per 6 persone
- 4 zucchine di quelle verde scuro
- sale, olio evo, pepe qb
- 5 foglie di menta e 5 di basilico, possibilmente appena staccate dalla pianta
- 4-5 cucchiai di capperi
- bulgur 300 gr
- 50 gr di mandorle tostate non pelate
- 80 gr di feta greca
- la scorza di 1 limone
- 4-5 cucchiai di olive leccine
RICETTA
La sera
Affettate le zucchine nel senso della lunghezza con una mandolina, devono avere uno spessore di circa 2 mm.
Grigliatele per pochi minuti su entrambi i lati. Mettetele stese su una pirofila cospargendo ogni strato con olio, sale, pepe, menta , basilico e capperi. Abbondate con l’olio – domani scolerete l’eccesso – in modo che siano ben imbevute. Sigillate con della pellicola e mettete in frigo fino al giorno dopo.
La mattina dopo
Preparate il bulgur, il procedimento è lo stesso del cous cous quindi 1 dose di bulgur 2 dosi di acqua. Versate il bulgur in una ciotola, conditelo con un cucchiaio di olio e mescolate bene. In un pentolino portate a bollore l’acqua dopo averla salata, appena bolle versarla sul bulgur, mescolate , coprite la ciotola e lasciate riposare 20 minuti.
Nel frattempo tritate grossolanamente le mandorle senza privarle della buccia e versatele in una ciotola capiente dove poi servirete il vostro taboulè. Aggiungete la feta sbriciolata con le mani, la scorza del limone grattugiata, le olive denocciolate e le zucchine preparate la sera prima, dopo averle scolate dall’eccesso di olio e tagliate a pezzettini di circa 2 cm.
Quando il bulgur è pronto aggiungetelo al resto degli ingredienti insieme a qualche altra foglia fresca di menta e basilico e fate insaporire per almeno 2 ore prima di servirlo.