VUOI DUE SCHIAFFONI ? con vitello di mare e piselli freschi

Tutta colpa delle penne lisce. Quelle povere penne lisce che in questa settimana a dir poco surreale, segnata dal totale caos e dal panico da virus, sono passate in 48 ore dall’essere il formato di pasta più bistrattato e dimenticato sugli scaffali dei supermercati ad essere star protagoniste indiscusse dei profili social di innumerevoli foodblogger. Hahahah il potere dei social! L’occasione è ghiotta per studiare il fenomeno e capire perché mai le penne lisce sono, o sarebbe più corretto dire erano, il formato di pasta meno gradito agli italiani ?
la prima risposta che viene spontanea a tutti è facile : ” perche non raccoglie bene il sugo!”.
Ma se approfondiamo un pò potremmo ricrederci.
Tanto per cominciare come spesso accade la tradizione è divisa tra Nord e Sud Italia.
Al nord solo penne rigate, al sud solo penne lisce.
Ma sappiate che la penna classica nasce liscia e sta all’origine della produzione artigianale di pasta secca trafilata a bronzo. Bisogna andare un bel pò indietro negli anni, fino alla metà del 1800 per scoprire che fu un pastificio di Genova a brevettare la macchina che dava quel particolare taglio inclinato simile al pennino stilografico, mentre al sud si usava spezzare gli ziti e chiamare le penne maltagliati, ma in entrambi i casi, sempre di pasta liscia si parla.
E a quanto pare la storia che il sugo non acchiappa sulla pasta liscia è una bufala o meglio, non vale se si parla di una pasta artigianale di qualità, porosa, che il sugo lo assorbe anche meglio di una pasta rigata perche ha uno spessore unico e di conseguenza una cottura più uniforme.
Ma allora perche si passò alla penna rigata ?
Accadde per mascherare i difetti dovuti alla produzione industriale che si sviluppò negli anni successivi al nord ! Curioso no?
Fateci caso d’ora in poi, se andate a comprare della pasta artigianale in un pastificio o in un negozio di eccellenze gastronomiche, non troverete mai la penna rigata, perche per un purista della pasta la penna rigata, avendo due differenti superfici, una più spessa e una più sottile , non cuoce in maniera uniforme. In realtà questo aspetto negli anni fu corretto grazie ai metodi di essiccazione e oggi anche la penna rigata cuoce perfettamente, ma dagli intenditori è considerata una “penna di serie B”.
Quindi riabilitiamo le povere penne lisce che questa settimana qui al nord hanno passato un momentaccio, e non solo loro !
Io per prima ero pronta a partecipare al flash mob lanciato da @instaifb e da @lacucinadiqb preparando un piatto di penne lisce e postandole con #iostoconlepennelisce 😃, ma sapete la cosa buffa? ieri sera le ho cercate in 4 differenti supermercati del centro città ma di penne lisce nemmeno l’ombra !!
I casi sono due, o l’invito di AIFB è stato raccolto in massa e sono arrivata tardi, o qui al nord i supermercati hanno del tutto abolito la fornitura di questo povero formato.
Se mi aveste vista chiedere al personale tra gli scaffali ” scusi ma che fine hanno fatto le penne lisce??”, mi guardavano un pò storta, anche perche alla risposta “no non le abbiamo ” in tutti e 4 i supermercati sono uscita a mani vuote, senza comprare nemmeno uno yogurt ! ero li per le penne lisce eccheccavoli !
Nulla, me ne sono fatta una ragione e sono tornata a casa man scorlando.
Stamattina mentre prendevo in dispensa una scatola di caffè mi è caduto l’occhio su un pacco di schiaffoni . “Sono lisci!!!”, ho gioito. Bene, allora testiamo subito questa storia e facciamo un bel sughetto con i primi piselli freschi della stagione !

Ingredienti
Dosi per 2 persone
- 150 gr di schiaffoni – o penne lisce 😉
- 80 gr di piselli freschi ( peso da sgranati )
- 1 trancio di vitello di mare o se preferite di pesce spada
- mezza cipolla bianca francese
- due dita di vino bianco secco
- polvere di lemongrass circa 1 cucchiaino
- aneto qb
- olio evo, sale e pepe qb

Ricetta
In un padellino scaldate un filo di olio e fate stufare per qualche minuto la cipolla tritata finemente.
Quando la cipolla è morbida e imbiondita unite i piselli , un pizzico di sale e fate cuocere due o tre minuti. Aggiungete qualche cucchiaio di acqua calda, non troppa, quella che serve per coprire quasi del tutto i piselli. Mettete il coperchio e portate a cottura mescolando ogni tanto. ci vorranno circa 10-12 minuti, i piselli non devono stracuocere, teneteli un pò al dente e non fate consumare del tutto il sughetto.
Trasferiteli in una ciotola e tenete da parte.

Nella stessa padella scottate il pesce che avrete tagliato in cubetti, rosolatelo per 2-3 minuti, unite il vino bianco a fate sfumare.
Unite due terzi dei piselli e un po del loro sugo, un po di aneto e fate insaporire per qualche altro minuto.
Cuocete gli schiaffoni in acqua salata.



Quando la pasta è a metà cottura prelevate un mestolo della sua acqua , versatelo in un boccale insieme ai piselli interi rimasti, a un pizzico di sale, uno di pepe e un cucchiaino di polvere di lemongrass e frullate il tutto con un mixer a immersione.

Scolate la pasta al dente direttamente nella padella con il ragù di pesce, unite un giro di olio extravergine di oliva e saltate la pasta per un minuto.
Impiattate con fantasia usando la crema di piselli come base o se preferite amalgamandola direttamente alla pasta, tranquilli…acchiappa benissimo il sugo !



