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GRECIA IN COCOTTE

La vita è il dono più sacro e prezioso, ma a volte sa essere uno schiaffo in faccia di quelli che non dimenticherai mai. Ti svegli una mattina e tutto è cambiato, devi toglierti le vesti indossate fino a un attimo prima, devi chiudere in un cassetto anni di ricordi – guarda caso quel cassetto non si chiude mai bene – devi orientarti in una rotonda che ha 24 uscite e tu non hai la minima idea di quale sia la tua, devi abbinare ai jeans il giusto sorriso di circostanza, devi abbassare il volume del tuo cervello che nelle notti insonni continua a macinare domande senza trovare una sola risposta, devi trovare un equilibrio tra quintali di sentimenti contrastanti , devi cambiare prospettiva, come se improvvisamente dovessi calarti in un ruolo che non ti appartiene. E invece ti appartiene, eccome se ti appartiene, è il ruolo di te stessa, per te stessa, quello che dovrebbe essere il più naturale e invece a volte è il più difficile da interpretare. E l’ho capito partendo improvvisamente per un viaggio con 12 persone mai viste prima in vita mia. L’unica cosa a noi nota uno dell’altro era che facciamo lo stesso lavoro, tutti da diversi anni ormai , ognuno in una città differente. Per il resto un foglio bianco, nessuna informazione, niente domande, nessuna risposta, nessuna aspettativa, solo noi e la nostra professionalità, la nostra curiosità di vedere il mondo, la nostra voglia di vivere, e di essere noi stessi. Un viaggio di lavoro che si è trasformato fin da subito in molto di più, una sintonia tra di noi che nessuno si aspettava e forse per questo è stata ancora più gradita. In quei giorni ho iniziato a capire che le nuove vesti che volente o nolente avevo dovuto indossare erano le mie, che io sono così come loro mi hanno conosciuta in quella settimana , che ora posso spegnerlo quel grillo parlante notturno perché non c’è niente da capire , niente da spiegare, niente da rimproverare o da recriminare. La Grecia ha luoghi incantevoli, colori nitidi, visi segnati , occhi profondi, acque trasparenti e tanti, tantissimi sapori e aromi che abbiamo gustato in piatti meravigliosi . Stasera ho cercato di racchiuderne alcuni in una piccola cocotte , e quando una volta sfornata ho sollevato il coperchio , eravamo tutti di nuovo li, attorno a una tavolata imbandita in una di quelle taverne deliziose, tra racconti, assaggi, risate , brindisi e l’immancabile selfie di gruppo 🙂

COSA VI SERVE

Non servono dosi precise, solo ingredienti buoni

  • Pomodorini freschi datterino o ciliegino
  • del pane raffermo
  • feta greca
  • olive nere greche
  • un trito di origano, timo e coriandolo
  • olio evo

Tagliate in due o in quattro i pomodorini e metteteli su un colino , conditeli con  un pizzico di sale e qualche foglia di basilico, mescolateli ogni tanto e lasciateli così una mezzora, perderanno l’acqua in eccesso.

Io ho usato le cocotte mini monoporzione, naturalmente si può fare con una cocotte più grande.

Sul fondo versate un filo di olio, uno strato di pomodorini, uno strato di pane raffermo sbriciolato con le mani, uno strato di olive denocciolate e tagliate grossolanamente, uno strato di feta anche questa sbriciolata con le mai e un cucchiaino di trito aromatico. Se avete ingredienti a sufficienza ripetete uno strato per ogni ingrediente. Terminate con un filo di olio e infornate a 180° per circa 1 ora.