Carne, Recipes, Secondi

Brasato al curry con mele renette e scalogni

Da un pò di tempo mi sto stranamente appassionando ai piatti di carne. Io, una affezionata quasi dipendente dal carboidrato, sono inaspettatamente attratta dalle ricette di secondi piatti. Sarà mica anche questa una conseguenza dell’età che avanza? Certo se cosi fosse tra tante sarebbe la meno inquietante, anzi, meno carboidrati mi farebbero solo bene, fatto sta che sfogliando libri di cucina mi scopro curiosa di ricette sfiziose a base di carne e soprattutto in sintonia con le lunghe cotture, come i brasati per l’appunto. Quale momento migliore di questo per dedicarci alle lunghe cotture? praticamente nuovamente costretta in casa, cerco di sfruttare al meglio il  tempo, sperimentando metodi e sapori a cui sono meno abituata. 

mele renette

Per questa ricetta ho scomodato niente po po’ di meno che il grande chef Carlo Cracco e senza peccare di presunzione mi sono ritrovata a fare le mie solite variazioni, a onor del vero in questo specifico caso dovrei dire omissioni. Sì perche la sua ricetta originale prevedeva l’aggiunta di albicocche essiccate e di uva passa, due cose per le quali non vado matta. Ho pensato subito di poterle tralasciare, focalizzata più sull’affascinante triangolo curry mele e scalogni, sicura che sarebbe bastato per ottenere un piatto sublime. E cosi è stato !

Che la mela renetta della Val di Non andasse d’accordo con le spezie è cosa risaputa, pensate solo all’ultima volta che avete assaporato , magari in un rifugio in vetta alle montagne, una fetta di strudel, il dolce dove mela e cannella si fondono in un matrimonio eterno. Ero certa che anche con il curry la mela renetta avrebbe avuto una relazione interessante e ricordando il suo tipico gusto acidulo, il connubio con la dolcezza dello scalogno ha fatto si che mi ritrovassi in men che non si dica al mercato ad acquistare un favoloso pezzo di manzo, le mele e tutto ciò che mi mancava per mettermi all’opera.

Ho scelto un sabato, la giornata di massimo relax, senza impegni, senza scadenze, senza tempo, perfetto per le tre ore abbondanti di cottura che questo brasato richiede. Ricordatevi che le cotture lente sono l’unico modo per esaltare al massimo la tenerezza della carne,  ne vale la pena credetemi.

Ingredienti

Dosi per 4 persone
  • 1 kg di girello di manzo
  • 4 scalogni
  • 3 mele renette
  • 1 cucchiaio di curry in polvere
  • 40 gr di burro
  • 200 ml di vino bianco secco
  • 200 ml di brodo vegetale
  • erba cipollina
  • olio sale e pepe qb

Ricetta

Se avete una pentola di ghisa , adatta sia ai fornelli sia al forno, questa è la ricetta giusta per usarla

Nella pentola di ghisa versate un generoso giro di olio e rosolate il pezzo di manzo da tutti i lati. Per girarlo aiutatevi con due mestoli o con una pinza apposita, l’importante è non bucare la carne per non farle perdere i suoi succhi. Quando è rosolata bene sfumate con metà del vino, fate evaporare l’alcol e spegnete.

In una padella versate un altro giro di olio e fate appassire a fiamma dolce gli scalogni affettati sottilmente. Aggiungete il burro, appena questo si è sciolto unite il curry e le mele tagliate a fettine sottili ( se sono biologiche lasciatele pure con la buccia). Fate cuocere per 2-3 minuti, sfumate con il vino rimasto e appena evapora l’alcol aggiungete metà del brodo vegetale, cuocete per altri 3 minuti.

Preriscaldate il forno a 200 gradi.

Nella pentola di ghisa unite alla carne la salsa di mele e il brodo rimasto, trasferite la pentola in forno e fate cuocere per 3 ore, avendo cura ogni tanto di girarla nappando la carne, ossia aiutandovi con un cucchiaio bagnate la carne con la salsa anche nella parte che rimane esterna al sugo.

Terminate le 3 ore prelevate la carne dalla pentola, avvolgetela nella carta alluminio e fatela riposare qualche minuto, nel frattempo se la salsa dovesse essere ancora tanto liquida mettete la pentola su fuoco vivace e tirate la salsa fino ad ottenere una crema.

Affettate il brasato e servitelo cosparso della sua salsa calda bollente e un pò di erba cipollina, magari accompagnato da una polentina tenera.