HUMMUS DI CECI CON CHIPS DI CAVOLO NERO E PANE CARASAU

Esiste il concetto di buono ed esiste il concetto di straordinario.
La differenza sta nella cura dei dettagli.
La prima volta che ho realizzato l’hummus, ricetta che appartiene al mondo medio orientale ma che da qualche anno è molto usata anche qui in Italia , l’ho preparato usando i ceci precotti, quelli che si comprano al supermercato o, volendo scegliere quelli biologici, nei negozi dedicati. Ho fatto un po’ di testa mia, aggiungendo la menta, andando a occhio con la tahina, usando l’acqua del rubinetto e un frullatore che contava i suoi ultimi giorni in questo mondo.
Era buono. Ma non era da WoW!
Cosi ho pensato di andare a scomodare qualcuno che avesse le stesse origini di questa ricetta, Yotam Ottolenghi, uno chef di origini israeliane , proprietario di 6 ristoranti a Londra – la mia amata Londra ❤️ – e in uno di questi , da Nopi, ho avuto il grande piacere di cenare l’anno scorso.
Ottolenghi ha il potere di rendere invitante qualunque ingrediente, se sfogliate uno dei suoi libri lo capite, ne rimanete letteralmente affascinati, non solo per le fotografie che incantano ma anche perche vi si trovano ingredienti e abbinamenti cosi originali che la curiosità di provarli è inevitabile. Se approcciate al suo mondo attraverso i suoi libri non vedrete più un’insalata alla stessa maniera, non vi accontenterete di una verdura cotta qualunque, di uno yogurt solitario, di un pomodoro buttato là, di una salsa confezionata. Se approcciate al mondo di Ottolenghi vi verrà spontaneo osare ! Ammetto che spesso utilizza ingredienti per noi introvabili ( buona la scusa per un giretto a Londra a fare scorte di semi e spezie a Borough Market) ma con un po’ di ricerca – o alla peggio un po di fantasia nel sostituirli – si può fare ugualmente un buon lavoro.
L’ho provato con la sua ricetta, partendo dai ceci secchi in ammollo tutta la notte, dosando la tahina, usando l’acqua minerale naturale ghiacciata, sfruttando la potenza di un frullatore kitchenaid e della sua funzione omogeneizzante.
Sono 2 anni che l’ho scoperto e non l’ho più abbandonato.
La cura dei dettagli fa la differenza.
Oggi ho personalizzato la presentazione del mio hummus servendolo in monoporzioni con delle squisite chips croccanti di cavolo nero e del pane carasau.
Provatelo e ditemi quanti WoW arrivano !

INGREDIENTI
dosi per 8 persone
- 250 gr di ceci secchi
- 1 cucchiaino di bicarbonato ( solo se NON usate la pentola a pressione )
- 260 gr di salsa tahina bio
- 1 limone
- Acqua ghiacciata circa 100 ml
- 2 cucchiaini di sale
- Paprika dolce qb
- Pane carasau qb
per le chips
- Qualche foglia di cavolo nero
- Olio evo e sale qb
- 2 cucchiaini di semi di sesamo
PROCEDIMENTO
La sera prima mettete a bagno i ceci.
Il giorno dopo cuocete i ceci immersi nell’acqua, se usate la pentola a pressione bastano 20 minuti dal fischio e non va usato il bicarbonato, se usate la pentola normale unite il bicarbonato e contate circa 50 minuti eliminando di volta in volta la schiuma bianca che si forma in superficie.
Nel frullatore inserite i ceci cotti intiepiditi e frullate per un paio di minuti.. Aggiungete il sale, la tahina, ( facoltativo l’aglio ) , il succo del limone, la paprika e con il frullatore in azione iniziate ad aggiungere l’acqua fredda a filo fino ad ottenere la giusta consistenza.


In base alle funzioni del vostro frullatore usate prima quella per tritare e solo alla fine quella per omogeneizzare, verrà una crema favolosa.


Lavate le foglie di cavolo nero, asciugatele con della carta cucina, spennellatele con una emulsione preparata con olio extravergine, sale pepe e semi di sesamo. Infornate a 180 gradi per circa 6-7 minuti. Tenetele d’occhio, devono essere croccanti ma non devono bruciare.

Distribuite l’hummus in ciotoline mono porzione, condite con un giro di olio, decorate con le chips di cavolo nero e con il pane carasau.



